Pensiamo che non contano solo gli strumenti, è, e sarà sempre, l’occhio a fare la differenza: quello di chi scatta o di chi riprende e quello di chi osserva lo scatto. Spesso chi guarda non sa spiegare la differenza tra l’immagine di un database e una originale, fra una carrellata di immagini o un video professionale, ma la percepisce subito. Perché i secondi colpiscono, vanno dritti al punto, si fanno ricordare.

Non bastano foto belle: servono foto coerenti con l’immagine che il cliente vuole dare di sé. I migliori servizi fotografici per le aziende sono quelle che sposano la comunicazione. Ecco perché è importante che il fotografo sia consapevole della strategia adottata per un cliente. Se è bravo, naturalmente, è meglio. Se poi condivide l’intento della comunicazione, se coglie il carattere del cliente per cui sta scattando e riesce a rifletterlo nelle fotografie, se scatta per gli altri anziché per se stesso, è perfetto.

Non basta mettere in fila immagini più o meno accattivanti, tenute insieme da un motivo musicale attraente. Serve individuare l’obiettivo del video, sapere perché si fa, e poi come si fa in relazione al supporto su cui andrà. Un video per i social non è uguale a uno spot, e uno istituzionale non è simile ad un video per un evento. Sempre di video si tratta, ma sono diversi. E siccome un buon video costa come uno cattivo, ci vuole un pensiero strategico.